nel libro viene criticata la pretesa degli esperti di poter prevedere eventi improbabili, i cigni neri, che sono poi responsabili di quasi tutti i grandi cambiamenti; il libro è stimolante nella critica agli esperti “in giacca e cravatta” (specie se si occupano di economia) e gli ultimi eventi finanziari (v. fallimento lehman bros) sembrano dargli pienamente ragione
taleb predica uno scetticismo empirico usando pensieri di vari filosofi tra cui sesto empirico, poincaré e popper
anche nnt ragiona su quanto sia dannosa l’omogeneità di opinioni: come surowiecki, dimostra che gruppi omogenei sono significativamente più stupidi e meno capaci di capire la realtà; divertente anche la spietata critica alla curva di gauss
nel complesso un libro interessante, con due difetti: il libro avrebbe potuto tranquillamente essere più breve di 100 pagine e l’autore potrebbe essere meno fastidiosamente pieno di sé
” .. alcuni professionisti che si credono esperti di fatto non lo siano. Stando ai loro risultati, la loro conoscenza del campo di cui si occupano non è superiore a quella del resto della popolazione; sono solo molto più bravi a parlarne o, peggio, a gettare fumo negli occhi con complicati modelli matematici. E tendono a portare la cravatta.”
“L’epistemologia, la filosofia della storia e la statistica hanno lo scopo di capire le verità, di indagare i meccanismi che le generano e di separare, nei dati storici, la regolarità da ciò che è casuale. Tutte e tre mettono in discussione ciò che sappiamo ma, per così dire, abitano in edifici diversi.”
“John Stuart Mill disse una volta: “Non ho mai voluto insinuare che i conservatori siano generalmente stupidi. Intendevo dire che in genere gli stupidi sono conservatori.””
Nemmeno a me questo Taleb piace molto. Avevo letto senza entusiasmo il suo libro precedente, Fooled by Randomness (http://borislimpopo.wordpress.com/2007/05/28/fooled-by-randomness/) e da questo sono stato alla larga volutamente.