oggi, con un gruppo di amici ex-scout, abbiamo organizzato un pranzo di “barboni”: 70-80 di “loro” e una ventina di “noi” riuniti nella cripta di una chiesa del centro di roma
abbiamo cucinato di tutto e pensavamo di aver esagerato (noi quattro teglie di pasta al forno) … ed è finito tutto!
a tavola avevo insieme a me un ragazzo con problemi di droga, due maghrebini, un giovane italiano che a metà pranzo è fuggito, due donne italiane (una più anziana di me e una più giovane) e un altro italiano di mezz’età; ci siamo dapprima annusati, poi abbiamo timidamente iniziato a scambiarci storie ed esperienze … bello!
quanto è diversa la percezione che abbiamo dei “poveri” rispetto alla realtà! esistono reti sociali, appuntamenti e scadenze anche nel “loro” mondo ed è stato interessante sforzarsi reciprocamente di trovare punti di contatto – con un “senza fissa dimora” anche trovare un argomento di conversazione comune può essere un’impresa!
penso che sia andato bene – grande aiuto hanno dato i ragazzini: la loro presenza ha aiutato tutti a trovare un’aria familiare e di festa
come diceva uno di “loro”: “sappiamo tutti che questa giornata è una goccia nel mare, ma per noi è importante avere qualcuno che si interessa a noi, cucinando qualcosa e mangiandola con noi … questo è amore!”
si replica il 5 aprile
(PS: auguri alle donne … TUTTE!)