Col tempo
si impara l’impercettibile differenza
tra il tenere una mano
e incatenare un’anima.
Si impara
che amore non significa andare a letto
e che compagnia non significa sicurezza.
Si incomincia a capire…
che i baci non sono contratti
e i regali non sono promesse.
Si cominciano ad accettare i propri fallimenti
guardandoli… con occhi sinceri..
Si impara a costruire
la propria strada sul presente
perché il terreno del domani
è troppo incerto per fare progetti
e il futuro cade sempre
prima che l’altra metà sia cominciata.
Dopo un po’
si impara che quando è troppo
anche il bel tepore del sole brucia.
Allora uno, invece di aspettare che gli portino fiori,
comincia a coltivare il proprio giardino,
e a colorare la propria anima.
E impara che può prendere per davvero,
che è proprio forte,
e che realmente vale,
uno impara e impara…
ogni giorno uno impara.
…
(dopo il restart, convinto che abbiamo un po’ colorato la nostra anima)
Ma anche no…
Mi sa che sono più pessimista di Borges
ciao Carlo,
ogni tanto mi affaccio sul tuo blog e mi “prendo” quello che mi piace e questa poesia mi è piaciuta molto.
B.Caterina.