un libro che tenta di gettare un ponte tra hard science e scienze sociali; nel tentativo di insieme gli sviluppi della fisica delle particellee i temi correnti affrontate dalle teorie della conoscenza, l’autore cerca in concetti inter-discplinari come apertura logica, emergenza e computazione naturale la risposta a troppe domande
troppo spesso il libro si allunga nel racconto degli sforzi dei grandi della scienza e del pensiero, alla ricerca di connessioni complicate prima che inutili; sono convinto che anche in questo caso la complessità del linguaggio utilizzato nasconda il fatto di aver mancato l’obiettivo (a mio parere davvero troppo ambizioso) – le grandi scoperte sono spesso presentate con linguaggio piano e senza inutili tecnicismi
con questi limiti, il libro contiene molti stimoli che nascono dalla narrazione appassionata di molte ricerche multi-disciplinari nei vari dominii della conoscenza moderna, anche se le carrellate su numerose (troppe) scienze e scienziati comprendono a volte giudizi molto disinvolti (v. il paragrafo su statistica e probabilità, liquidate in due paginette)
nel complesso un libro inutile e faticoso, troppo hard e incapace di spiegare per i dilettanti curiosi, banale e generico nella sua tuttologia per gli esperti in un qualunque campo