da qualche giorno sto seguendo (come milioni di persone) la tragedia giapponese (anni fa andai come volontario in friuli e in irpinia e il terremoto mi è rimasto dentro)
da sabato tento di capire qualcosa di più sulla situazione dei reattori nucleari di fukushima (e altri) colpiti da terremoto e tsunami
sono sempre stato contrario al nucleare soprattutto perché trovo inaccettabile il fatto di ipotecare il futuro dei nostri discendenti, obbligandoli a gestire per migliaia di anni scorie radioattive, sottoprodotto del processo che serve ad accendere le nostre lampadine
ma un altro aspetto preoccupante che la tragedia giapponese sta evidenziando, è il livello di opacità dell’informazione che sembra essere connaturato con l’uso dell’energia nucleare (ricordo un bel libro di jungk – lo stato atomico)
anche leggendo sui siti di mezzo mondo, non si riesce a sapere niente di chiaro: né quali sono le emissioni e i livelli di radioattività rilevati in giappone (magari una tabellina con livello in sievert alle diverse distanze dalle centrali), né quali sono i livelli davvero pericolosi per la salute – le notizie sono sempre frammentarie, date e poi smentite, non si capisce se si parla di flussi o di stock, di quantità assorbite/emesse per l’unità di tempo o totali
notizie così importanti per la vita di molte persone dovrebbero essere pubbliche e condivise, davvero dovrebbero essere opendata!
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qualche dato alfine esce (santa bbc): http://www.bbc.co.uk/news/health-12722435