albertine fuggitiva

sesto libro della recherche: dopo la morte di albertine, il narratore rivive ossessivamente le vicissitudini del loro amore – grazie a ricerche da lui sollecitate e a confessioni di vecchie amiche, svela definitivamente la doppia vita di albertine, che da una parte continuava a ricercare rapporti omosessuali con vecchie amiche e ragazze occasionali, e dall’altra portava avanti il progetto di un matrimonio borghese e rispettabile con un giovane di buona famiglia

dopo la descrizione delicata del senso di mancanza che porta a vedere l’amata in tutte le piccole attività quotidiane, la gelosia torna a dominare, con la coscienza dell’impossibilità di conoscere pienamente i particolari della vita, sia intima che reale della persona amata – continua nel libro il mascheramento dell’omosessualità dello scrittore, che contemporaneamente mostra di ben conoscere i meccanismi di seduzione gay, mentre a parole si scaglia contro la depravazione dei costumi

finalmente poi l’autore compie il famoso viaggio a venezia, città descritta in modo sognante e vissuta nella compagnia ossessiva della onnipresente madre – colpisce anche in questo libro il rapporto profondo dei protagonisti con l’arte: le emozioni che davano i quadri, le musiche o le poesie erano profonde e influenzavano le vite – tutti conoscevano a memoria migliaia di versi o frasi e sapevano collegare dipinti o poesie con personaggi e fatti storici con una profondità oggi sconosciuta

“Ci sono certi desideri circoscritti, talvolta, alla bocca, che una volta lasciati crescere, esigono d’esser soddisfatti, quali che ne siano le conseguenze; non si può più resistere a baciare una spalla nuda che si guarda da troppo tempo e sulla quale le labbra cadono come l’uccello sul serpente, a divorare un dolce con dente avido per la smania, a rifiutarsi lo stupore, il turbamento, il dolore e la gaiezza che con parole impreviste si scateneranno in un’anima.”

“Uno sguardo dell’una, subito compreso dall’altra, avvicina le due affamate. Ed è facile per una donna scaltra far finta di non vedere, poi, cinque minuti dopo, andare verso la persona che ha capito e l’ha aspettata in una strada traversa, e in due parole darsi un appuntamento. Chi potrà mai saperlo?”

“Quanti sono nei nostri ricordi, e quanti più ancora nel nostro oblio, quei visi di ragazze e giovani donne, tutti diversi, e ai quali abbiamo aggiunto del fascino e un furioso desiderio di rivederli solo perché all’ultimo momento si erano sottratti!”

“Le creature soprannaturali che esse erano state un momento per me mettevano ancora, anche a mia insaputa, qualcosa di meraviglioso nei rapporti più banali che avevo con loro, o piuttosto preservavano quei rapporti dall’avere mai qualcosa di banale. Il mio desiderio aveva cercato con tanta avidità il significato degli occhi che ora mi conoscevano e mi sorridevano, ma che, il primo giorno, avevano incrociato i miei sguardi come raggi di un altro universo;”

“Le circostanze decisero diversamente, non la rividi più. Non fu lei quella che amai, ma avrebbe potuto essere lei. E una delle cose che mi resero forse più crudele il grande amore che avrei presto avuto, fu, rammentando quella serata, il dirmi che esso avrebbe potuto, se alcune semplicissime circostanze fossero mutate, dirigersi altrove, verso la signora di Stermaria; applicato a colei che me lo ispirò così poco tempo dopo, quell’amore non era quindi – come tuttavia avrei avuto tanta voglia, tanto bisogno di credere – assolutamente necessario e predestinato.”

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