eh sì, il primo ottobre del 1979 iniziavo la mia carriera lavorativa “ufficiale” ed entravo in istat – era stato il primo concorso che avevo tentato, stavo ancora facendo l’università, mi sarei laureato 3 anni e mezzo dopo
ricordo i primi mesi di lavoro come un super-liceo: formazione in banchi (i vecchi tavoli dei censimenti) messi in ordine alfabetico (tulli – vaccari – venturi), poi i test di informatica e il lungo corso all’ibm a viale oceano pacifico, poi i primi programmi “veri” in cobol con le schede perforate, poi i primi terminali e il censimento della popolazione del 1981 a via ravà, poi i primi data base, poi poi poi
in quaranta anni ho cambiato 4-5 volte lavoro (istat, spi, melograno, istat, unicam, istat), ho cambiato cento volte scrivania e stanza e compagni di stanza, sono passato dalle schede perforate ai terminali ai personal computer alle reti locali alle reti geografiche poi al web e ai big data – ho lavorato nel pubblico, nel privato, nel privato-religioso, nelle organizzazioni internazionali, come dipendente, consulente e dirigente, full-time e part-time, su 6 giorni alla settimana e su 5, con firma badge tornelli e senza orario, con tanti grandi amici e con pochi perfetti stronzi
tante volte il lavoro coincide con il ruolo sociale e così è stato in parte anche per me – ho sempre cercato di essere identificato non solo per il lavoro, ma forse per qualche anno non ci sono riuscito
ecco, oggi voglio festeggiare questi 40 anni, voglio cogliere l’occasione per ripensare ai molti anni di lavoro e ai 2-3 anni che rimangono prima della pensione: auguri!
1979,entravano i romoi che avevano fatto il 68! Romoi ma molto disponibili! quando sei entrato non avrei mai immaginato di incontrarti nuovamente come mio dirigente quando stavi per andare in pensione! il romoi era diventato umanamente più delicato! non potrò mai dimenticare che quando illustrarvi qualche nuova iniziativa non perdevi occasione d far riferimento a me che ti avevo insegnato qualcosa di importante agli inizi! gli ultimi miei anni sono stati belli al lavoro anche per questo! non sono finito nel cimitero degli elefanti ed ho apprezzato la tua compagnia! Spero di essere riuscito ad entrare fra i tuoi tanti amici e non tra i pochi stronzi! e per i 40 anni auguri sinceri!
Che dire, Carlo: auguri per i tuoi quarant’anni all’Istat, portati benissimo e con l’affetto per gli/degli amici. E che gli stronzi, tutti gli stronzi, Istat e non, se ne vadano al diavolo. Tanto, alla fine, chi se li ricorda mai 🙂 !