ieri prima di cena visitiamo la cascata di edessa, un fiotto potente di acqua che anticamente alimentava un mulino – poi cena greca con chiacchiere annesse: stasera ripassiamo il destino di tutti i partecipanti dei viaggi scorsi, come stanno, cosa fanno e perché non sono venuti

dopo la cena ci buttiamo a letto: siamo svegli da 15 ore di cui molte passate in moto – ci addormentiamo a tempo di record, il mio compagno di stanza inizia a russare neanche due secondi dopo avermi dato la buonanotte
la mattina, riposati, una passeggiatina, colazione al bar e poi ci bardiamo e partiamo – oggi attraversiamo la macedonia greca, un territorio collinoso tutto coltivato – piccoli paesini sono rimasti estranei alla modernizzazione e ancora ci capita di essere salutati da bambini e adulti a bocca aperta

quando viaggiamo in moto ci sono alcune semplici regole: la mattina si condivide il percorso e la destinazione finale, molti caricano i navigatori – quando si va uno guida (normalmente sandro) e uno chiude (normalmente io), così quando sandro vede la mia moto da che non ci siamo persi nessuno – ogni volta che si prende un bivio ognuno deve verificare che il compagno successivo lo abbia visto e nel caso lo aspetta – ogni tanto qualcuno fa una “tirata” da solo o in compagnia e deve preoccuparsi di non imboccare bivi sbagliati, nel dubbio aspettando il gruppo

ci fermiamo a pranzo a serres (per me la solita insalata greca) e dopo mille stradine di campagna arriviamo al mare a kavala e dopo pochi chilometri a nea peramos, dove ci sistemiamo in albergo