Da Amman ci dirigiamo a Madaba, dove visitiamo il famoso mosaico della Terra Santa, una cartina della regione che risale a 1.500 anni fa – poi andiamo sul monte Nebo, dove secondo la Bibbia Mosè morì dopo aver avvistato la terra promessa: affacciarsi e vedere il mar morto dà una sensazione speciale

Da lì con un lungo viaggio, allungato dalla pioggia e da un nebbione, arriviamo a Petra: purtroppo il martedì non si tiene “Petra by night” e arriviamo tardi per entrare nella piccola Petra – albergo per cena, pub con birretta e a nanna – la mattina ci svegliamo presto e alle 7 siamo già diretti alla meravigliosa città

Effettivamente l’arrivo alla tomba più famosa, il Tesoro, è affascinante, arrivando dallo stretto canyon – anche altre tombe sono affascinanti e col gruppo camminiamo per ore arrivando al Monastero dopo 900 scalini

Anche i colori delle rocce mi piacciono molto: spaziano dal rosso al viola, dall’ocra al blu, e mi ricordano i colori dell’Antelope Canyon – fattori negativi: una marea di turisti, alcuni fastidiosi e che si arrampicano sulle fragili tombe (molti gli italiani), i beduini che trattano le tombe come stalle e discariche

La sera, stanchi dopo 30.000 passi, non rinuncio però a “Petra by night”, uno spettacolo interessante ma decisamente caro e migliorabile