Com un lungo giro in pulmino passiamo da Aqaba, che vediamo solo da fuori, e giriamo verso Nord per raggiungere il Mar Morto – la vicinanza dei quattro confini (Giordania, Arabia Saudita, Egitto e soprattutto Israele) stimola riflessioni e discussioni (tra di noi e con la guida Giordana) sui confini, sulla condivisione delle risorse, sulla ricchezza degli stati, sulle guerre, sulle differenze etniche etc … mi piace che A. segua con interesse e partecipi con idee originali

La strada scende scende e appare il mare, il punto più basso della terra, continuazione della Rift Valley, spaccatura della terra dove nacque l’uomo sapiens – l’evidenza del calo del livello dell’acqua è un indicatore impressionante del riscaldamento globale e della gestione senza futuro delle risorse naturali

Ci fermiamo in un albergo per ricchi americani, non ci sono altri modi di accedere al mare – facciamo il bagno in mare giocando con gli stranissimi effetti della salinità: impossibile nuotare a pancia in giù, difficile anche girarsi, attenzione all’acqua negli occhi – poi ci spalmiamo come bambini di fango di nuovo un bagno per lavarsi, una doccia e ripartiamo verso Amman per la cena finale e le 3 ore di sonno prima dell’aereo di ritorno
