Una bella giornata sul Cammino dei Mille con temperature nordiche
Con la ottima guida locale Davide attraversiamo boschi e luoghi conoscendone gli aspetti più interessanti
Discutiamo di Garibaldi e i 1.000, di incendi e forestali, di lavoro ed emigrazione, di rimboschimento e famiglie di alberi, di fiori e insetti
Ci affacciamo su terrazze bellissime sulle valli e sul mare, spaziando sui cammini di due secoli fa e su quelli di ieri e di domani
Col gruppo di Managerzen andiamo in Sicilia per fare le prime tappe del Cammino dei Mille, che segue le tracce di Garibaldi e i suoi nel 1860 – ieri sera ci incontriamo a Monreale e subito a cena chiacchiere serie e cazzeggio
Stamattina colazione, monumentale al nostro b&b, e poi ci incontriamo alla Cattedrale per visitarla: bellissima come il solito, resto particolarmente colpito dagli stupendi mosaici, che raccontano, tra ori e azzurri profondi, il Vecchio e il Nuovo Testamento
Poi si inizia a camminare con una ripida salita sulla collina, tra vento freddo e gocce di pioggia – a pranzo abbiamo appuntamento con Pina & co alla Forneria Messina dove mangiamo bene e troppo
Dopo pranzo ancora salite fino al memoriale di Rosolino Pilo da dove, in mezzo al vento freddo, scendiamo al monastero di San Martino – sistemazione nelle stanze e visita guidata all’immenso monastero tra piccoli tesori e tanto abbandono
When in disgrace with fortune and men’s eyes
I all alone beweep my outcast state,
And trouble deaf heaven with my bootless cries,
And look upon myself, and curse my fate,
Wishing me like to one more rich in hope,
Featur’d like him, like him with friends possess’d,
Desiring this man’s art, and that man’s scope,
With what I most enjoy contented least;
Yet in these thoughts my self almost despising,
Haply I think on thee,—and then my state,
Like to the lark at break of day arising
From sullen earth, sings hymns at heaven’s gate;
For thy sweet love remember’d such wealth brings
That then I scorn to change my state with kings.
Torno a Bishkek per un’ altra missione a supporto del locale istituto di statistica: i risultati della prima missione e il lavoro svolto online in questi sei mesi ci consentono di essere molto più efficaci, focalizzandoci su azioni e risultati concreti, immediatamente utilizzabili dal NSC
Anche il fatto di conoscere già lo staff e gli esperti locali ci garantisce la possibilità di lavorare meglio – l’agenda dei dieci giorni riporta decine di riunioni e i documenti di alto livello lasciano il passo alle prime decisioni concordate
Questa volta la missione include un fine settimana, che utilizziamo anche per una veloce gita al parco naturale di Ala Archa: belle montagne di granito che si innalzano sulla polverosa steppa e che formano lo sfondo meridionale delle foto della capitale – il luogo è meta dei primi gruppi di turisti internazionali che aprono nuove possibilità alla locale economia
Il breve viaggio in macchina con i collaborativi amici locali ci consente di iniziare a conoscere il Kyrgyzstan al di fuori della capitale: una terra disegnata dalle abitudini nomadi del popolo, colline sterminate senza alberi con cavalli, mucche e yak che pascolano in immensi prati
Ieri sera ho scoperto perché avevo pagato poco la stanza del b&b a Civita: perché tutti i ristoranti e le trattorie di Civita sono chiuse! Il più vicino ristorante è a quasi 2 km a Bagnoregio, e andarci dopo aver fatto 20km non è certo piacevole – possibile che i ristoratori non si possano mettere d’accordo per un turno?
Stamattina al risveglio Civita era immersa nella nebbia: come strada ho scelto di non ripetere la strada del tunnel che ho fatto ad ottobre – anche la nuova strada obbliga però alla dura salita per Lubriano!
Dopo Lubriano il Cammino di Larth segue strade secondarie in mezzo ai prati con saliscendi fino ad arrivare in vista di Orvieto – il duomo appare immenso e domina la vista da lontano
Nell’ultima discesa qualche indecisione del percorso vicino al convento dei cappuccini, e si risale a Orvieto – un Cammino giovane con qualche peccato di gioventù, ma con molte potenzialità per la bellezza dei luoghi di tappa e per i meravigliosi paesaggi attraversati
La seconda tappa completa porta da Bolsena a Civita di Bagnoregio – la prima parte del tracciato segue la via Francigena nella tappa Bolsena – Montefiascone che ho fatto tante volte, l’ultima volta l’anno scorso
Si sale allontanandosi dal lago, fino ad arrivare alla fonte del parco di Turona – qui si lascia la Francigena (da segnalare meglio il bivio a sinistra!) e si sale nel bosco fino a sbucare sui campi dell’altopiano, dove mandrie di mucche bianche pascolano sui prati verdi
Dopo altri incroci si abbandona la vista del lago e la strada inizia a scendere verso Bagnoregio
La giornata è bellissima e calda, davvero il primo giorno di primavera – arrivo a Civita di Bagnoregio in mezzo a turisti cinesi: alla fine la tappa risulta più lunga di 20 km e mi butto sotto la doccia prima del meritato riposo
Nuovissimo cammino creato l’anno scorso, forma un anello tra Orvieto, Bolsena e Bagnoregio. Decido di spezzare la prima tappa Orvieto – Bolsena come consigliato dalla guida, dormendo la prima notte a Canonica.
Arrivo quindi a Orvieto col treno all’ora di pranzo e dopo un paio di ore di cammino, compresa una bella lunghissima salita, arrivo al b&b. Gentilissimi gli ospiti che poi mi accompagnano a cena, visto che la locale trattoria è chiusa. A cena scambi di esperienze, in contatto con vite diverse: interessante!
Il mattino dopo tappa più lunga, attraversando l’altopiano della Tuscia, seguendo i segnali azzurri del cammino.
Si cammina per belle sterrate in mezzo ai campi di grano e ai noccioleti, seguendo per un tratto anche un basolato romano.
Ci si affaccia infine sul lago di Bolsena, dove raggiungo il b&b in un vicoletto vicino al castello.
Qualche settimana fa sono diventato bi-nonno!
Mio figlio e la sua compagna hanno avuto il secondo figlio.
Devo dire che il secondo nipote cambia un po’ la prospettiva: il primo nipote è un’esemplare “unico”, un evento irripetibile, ma con il secondo nipote si diventa compiutamente NONNI – il nostro patrimonio genetico si tramanda al futuro, i nipoti sono proprio l’immortalità, per chi come noi non crede a un Paradiso
Benvenuto Giulio!
Torno a Sri Lanka per supportare il locale DCS nell’introduzione di standard internazionali nel settore IT e nel processo statistico – interessanti confronti con colleghi appassionati e competenti, con tante diverse professionalità presenti
Clima caldo e umido, le fantastiche piante locali, il tipico dondolare la testa per assentire, la gentilezza e i sorrisi nella terra un tempo chiamata Serendip
Il lavoro scorre bene, i colleghi sono molto ricettivi e disposti a mettere in discussione le pratiche consolidate – al solito pochissimo tempo per vedere altro, giusto un paio di cene nel caldo caos di Colombo
Immancabile una corsa su un Uber Tuk
Pensiamo! Come dice Levi basta dire “non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti” e apriamo la strada al fascismo e ai lager.
Oggi i palestinesi hanno gli stessi diritti degli israeliani? O i migranti che arrivano in Europa hanno gli stessi diritti degli europei? O i carcerati italiani hanno gli stessi diritti degli italiani liberi?
il blog di Carlo 