Bulgaria in moto: da Ohrid a Golem

Nella colazione a Ohrid scopriamo che quasi tutti gli ospiti dell’albergo sono motociclisti, e così l’avveniristico montacarichi del garage sputa fuori moto do ogni tipo – ultima benzina in Macedonia: è più economica e dobbiamo finire le monete locali

La strada costeggia il lago e arriva al confine con l’Albania: una coda accettabile ci fa attraversare, o forse ci stiamo solo abituando – in Albania troviamo strade col fondo peggiore e un traffico più aggressivo e in moto rifletto sul collegamento tra i modelli di mascolinità (tossica) di una società e il comportamento al volante (o anche al manubrio)

All’ora di pranzo, sotto il primo sole caldo del viaggio, raggiungiamo Golem, la spiaggia di Durazzo, dove dormiremo l’ultima notte prima dell’imbarco – pomeriggio con primo bagno al mare, passeggiata sul lungomare e cena con sapori più vicini a quelli italiani

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Bulgaria in moto: da Dojran a Ohrid (e 40.000!)

Oggi infine prendiamo l’acqua, tanta, violenta, nella strada peggiore: strada stretta, con tanti camion, con solchi che diventano torrenti – ci mettiamo le tute anti-pioggia, ma l’acqua è tanta e i camion ci buttano secchiate in faccia … durante le operazioni un paio di moto scivolano a terra e le rialziamo con sforzi collettivi

Poco primai ero fermato sulla strada perché la mia moto compiva 40.000 km, e l’ho voluta festeggiare con delle foto e una carezza – non ve l’ho detto quest’anno, ma il mio ruolo quando siamo in marcia è quello del chiudi-pista: sono l’ultimo e aspetto quelli che per qualunque motivo (un bisogno, un insetto nel casco, qualcosa da fissare, etc) si devono fermare – chi guida il gruppo sa che quando mi vede, nessuno è rimasto indietro

Dopo un secondo acquazzone molto meno violento, arriviamo a Ohrid, una cittadina molto turistica sulle rive di un lago grandissimo – visitiamo chiese e castello, poi riscendiamo al lago per un aperitivo e una cena leggera

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Bulgaria in moto: da Trigrad a Dojran

Stamattina partiamo da Trigrad in mezzo alle nuvole e al freddo: siamo oltre i 1.000 metri slm e si sente – restiamo intorno ai mille metri in mezzo ai boschi per la prima parte della tappa, scendendo poi in pianura

Anche oggi le previsioni danno pioggia e mentre corriamo in moto penso continuamente “dai, un altro km asciutto guadagnato” – il gruppo di 4 è più veloce del gruppo completo e come per miracolo alla frontiera tra BG e NMK ci riuniamo ai tre che vengono da Skopje, dopo aver ritirato la moto “guarita”

Il tempo di mangiare un gelato e poi via verso il lago Dojran, facendo lo slalom tra i temporali: anche oggi riusciamo ad arrivare in albergo un minuto prima dell’acquazzone – dopo doccia e riposino, in giro a passeggio intorno al lago e poi a cena in un ristorante non male che però ci mette più di un’ora a servire i piatti ordinati

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Bulgaria in moto: da Sofia a Trigrad

La mattina decidiamo di dividere il gruppo: in tre resteranno a Sofia a seguire la vicenda della moto guasta e in quattro andremo a Trigrad dove c’è l’albergo già pagato – proprio quando siamo alla BMW per salutare Sandro, i meccanici se ne escono con Paparella aggiustata … sono stati così soddisfatti di mettere le mani su un R/50 del 1973 che non hanno neanche voluto essere pagati

Ormai la decisione però e presa, gli alberghi riprenotati e decidiamo di mantenere il piano (over-reacting?): in quattro ci dirigiamo a sud verso le montagne tra Bulgaria e Grecia – una bella giornata di moto nella Bulgaria agricola e poi nelle gole delle montagne

Mucche, dighe, laghi, mille curve, boschi a perdita d’occhio, un bell’asfalto e una pioggia sempre evitata per poco: una giornata perfetta – dopo la Gola del diavolo arriviamo a Trigrad, un paesino isolato di montagna: il tempo di entrare in albergo e inizia il diluvio … che c..o!

Prima di cena, passato l’acquazzone, camminiamo per il paese semideserto e ci prendiamo un aperitivo (rakia o birretta) in un baretto scalcagnato – cena in albergo, dove siamo unici ospiti, e dove veniamo trattati da re: ottimo cibo locale preparato solo per noi … un’ultima rakia e a nanna presto!

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Bulgaria in moto: da Skopje a Sofia

Oggi passiamo dalla capitale della Macedonia a quella della Bulgaria: la prima parte della tappa attraversa la campagna macedone, poi si sale in montagna e si arriva al passo oltre 1200 metri slm – per una serie di incomprensioni ci perdiamo di vista e arriviamo con Stefano mezz’ora prima degli altri

Bella la montagna macedone con paesi che sbrano quelli delle nostre valli alpine, verdi e curati – ancora una frontiera, ancora procedure arcaiche e incomprensibili per attraversarla

Dopo una lunga discesa in Bulgaria, alla prima salita il colpo di scena: la moto più vecchia, quasi cinquantenne, sputacchia, si ferma e non riparte – dopo un’ora di tentativi, andiamo in cerca di aiuto e dopo altre due ore troviamo al paese vicino qualcuno per caricare la malata e portarla a Sofia

Sembra un funerale o un corteo, con la moto sul carrello davanti e tutte le altre dietro – anche oggi rischiamo il diluvio che ci sfiora, anche oggi arriviamo tardi in albergo stanchi dopo una giornata in strada, col tempo solo di una doccia, di una cena tipica e di un bicchierino di rakia prima di andare a letto

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Bulgaria in moto: da Durres a Skopje

Una giornata di moto: si comincia dallo scendere in fila dalla nave a Durazzo, fila alla dogana, fila al gabbiotto per comprare l’assicurazione … oggi tra frontiere, cambi di valuta, dogane e assicurazioni ci ricordiamo quanto è bella la nostra Europa senza confini! – tanta strada oggi, contando le soste 7 ore in moto, più di 300 km di cui più di 100 per stradine di montagna a volte con fondo distrutto

Ripasso sulla strada Durazzo-Scutari che feci nel ’99 da volontario nella missione Arcobaleno: molti tratti sono uguali ad allora: pessimi! – evitiamo 4-5 volte la pioggia per pochissimo, prendiamo solo un poco di gocce e attraversiamo belle montagne boscose in mezzo a un parco naturale – la disavventura quotidiana tocca a me e Stefano che scopriamo al confine con la Macedonia che le nostre assicurazioni non sono valide in quel paese: siamo costretti a fare un’assicurazione al volo e ci derubano di 50 euro … Con chi li steccheranno? … Appunto: viva l’Europa!

Arriviamo stanchi e dopo una doccia usciamo per visitare Skopje … Interessante e piena di contraddizioni – la sera assistiamo tristi ai caroselli di auto che festeggiano la vittoria di Erdogan: che tristezza vedere che i messaggi dei dittatori convincano tanta gente nel mondo – altra tristezza: ieri abbiamo evitato un blocco sulla Napoli – Bari e oggi ho scoperto che il blocco era dovuto a un incidente in cui sono morti tre motociclisti … Dove saremmo passati noi … Mezz’ora prima … Brrr

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Bulgaria in moto: a Bari

Mattina tranquilla a conoscere l’ultimo nipotino sannlita e a spupazzarlo – poi pranzo leggero, chiacchiere e si parte

Partiamo in quattro e inizia quella specie di trance di quando si viaggia in moto: i movimenti sono automatici e il cervello vaga mentre la strada corre sotto le ruote – tempo bello, evitiamo un temporale e una chiusura dell’autostrada e all’ingresso di Bari ci incontriamo “al volo” con gli altri tre

Il gruppo riunito fa il check-in al porto e sale a bordo: cenetta, sfottò e chiacchiere, direi come al solito – tra poco non avremo più linea … a domani

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Bulgaria in moto: prologo

Venerdì dopo aver pranzato con la figlia liceale che va finalmente in gita scolastica a Siracusa, carico la moto e parto per fare una serata con cognato a Benevento – c’è il sole, la moto è pronta e via!

Non faccio neanche in tempo a entrare in sintonia col viaggio e mi trovo bloccato sulla A1: incidente con camion, rischio di esplosione … Tutti fermi – bloccano l’autostrada anche in direzione Nord… Potrebbe andare peggio? Esatto: inizia a piovere!

Stiamo più di un’ora sotto la pioggia con un gruppo di motociclisti insieme a polizia e tecnici di Autostrade, poi dopo un’altra mezz’ora senza pioggia decidono di aprire un passaggio e ci fanno tornare indietro – esco sulla Casilina ingorgata, in coda raggiungo Anagni, rientro in A1 e via fino a Benevento: cena e chiacchiere piacevoli come da programma

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Walking Tuscia 2 2023: fine

Ieri sera con quasi tutti i vestiti ancora bagnati siamo andati a cena: trattoria la Lanterna niente di che – stamattina ci svegliamo, ci prepariamo a partire e abbiamo due defezioni… i più giovani!

Partiamo con le strade ancora bagnate, ma oggi Giove Pluvio ci grazia – bellissimo tracciato nel bosco di monte Fogliano, prima con querce e sottobosco vario, poi con una faggeta che è lì da più di sette secoli

La strada sale fino a raggiungere l’eremo di san Girolamo che resistette in meditazione due anni prima di essere sfrattato e picchiato dai Lanzichenecchi che scendevano a Roma – sempre nel bosco raggiungiamo il crinale del vulcano Cimino e ci affacciamo sul lago di Vico

Un ultima ripida salita, una scivolosa discesa e siamo a San Martino, dove mangiamo insieme per salutarci – un’esperienza positiva di “accompagnamento” con un gruppo che si è ben amalgamato e mi ha consentito di sperimentare un ruolo nuovo

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Walking Tuscia 2 2023: pioggia!

Decidiamo di partire in anticipo per evitare la pioggia prevista nel pomeriggio … e invece prendiamo la pioggia per tutti i circa 20 km della giornata! – Ci copriamo abbastanza, ma dopo un paio di ore di cammino l’acqua passa comunque

Il gruppo ci mette un po’ a trovare il suo ritmo: capire, direi “sentire”, il gruppo è qualcosa che si impara col tempo – mi rendo conto che anni di scoutismo e di viaggi in moto in gruppo mi hanno affinato un altro “senso”

Sbagliamo, sbaglio!, strada due volte, una per distrazione e una perché impegnati ad evitare alcune piscine fangose che avevano preso il posto della strada sterrata – durante il cammino le persone cambiano posizione e compagnia e riesco/riusciamo ad avere scambi di chiacchiere con molti

Arriviamo contenti, stanchi e zuppi a Vetralla – il gruppo si divide tra chi festeggia con una birretta e chi si tuffa sotto la doccia – stasera a cena presto: c’è stato il tempo solo per qualche breve sosta per sgranocchiare qualcosa e siamo tutti affamati

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